Gardesana: “In attesa della grandi opere, vietarla alle bici”

LAGO DI GARDA - Le proposte di un lettore per alleviare il calvario degli automobilisti che percorrono la 45 bis tra Riva e Salò: stop ai ciclisti e vigili agli attraversamenti.

«Egregio Direttore,

finalmente la viabilità del Garda Bresciano è stata posta all’attenzione non solo della politica nazionale, ma anche di quella europea, grazie all’ On. Maria Teresa Vivaldini che ben rappresenta le istanze della nostra provincia in Europa.

Ma il merito va soprattutto a Chicco Risatti, Sindaco di Limone e neo Presidente della Comunità Montana Alto Garda. Da poco insediato in questa carica ha saputo svincolare questo ente dalla visione angusta e limitante nella quale per un decennio l’aveva confinata l’ex presidente Pace. Da un tunnel a senso unico che doveva collegare località da ricercare sulle mappe e che poteva interessare si e no 300 persone, si è repentinamente passati ad una galleria che collega la Lombardia al Brennero e che interessa 24 milioni di turisti.

E’ probabile che l’età non ci consentirà di vedere l’opera compiuta, ma ora una prospettiva c’è, e nel breve volgere di un ferragosto è divenuto quasi un piano operativo.

Nel frattempo, se i comuni prendessero di comune accordo alcuni provvedimenti, si potrebbe alleviare il calvario degli automobilisti che percorrono il tratto Riva del Garda-Salò.

In primis vietare il transito dei ciclisti sulla gardesana nel periodo da maggio ad ottobre.

A quanti è capitato di transitare incolonnati a 20 km l’ora dietro a ciclisti che, seppur in fila indiana, pedalano sotto le gallerie, oppure nel tratto Maderno- Salò. Per non parlare delle moltitudini che il sabato e la domenica mattina sciamano su questa strada come se fosse una tappa del giro d’Italia.

Nulla contro i ciclisti, ma, chiedo, quale ciclista andrebbe ad allenarsi sulla tangenziale sud?

Ecco, la gardesana è un’arteria che collega la Lombardia con il Nord Europa e forse dovrebbe essere considerata qualcosa di più di una bella strada panoramica.

Nel tratto Maderno-Salò, poi, non mancano i marciapiedi ciclabili e le passerelle a lago che sono state fatte apposta per togliere i ciclisti dalla strada e sono pure costate quattrini ai contribuenti gardesani.

Eppure tutte le bici sono sulla strada a zigzagare tra le auto in coda. Nessun cartello che invita i ciclisti a restare sulle ciclabili, e tanto meno, nessun vigile che ferma un ciclista e gli spiega che per la sua e l’altrui incolumità sarebbe meglio che non pedalasse sulla stessa carreggiata delle auto.

Un’altra iniziativa che potrebbe snellire la viabilità sarebbe la presenza costante dei vigili nei punti di attraversamento di Toscolano-Maderno e Gardone con il compito di incanalare i pedoni e velocizzare il transito delle auto. Non a caso l’unico giorno in cui il traffico scorre veloce è la sera dei fuochi artificiali a Maderno, quando su ogni passaggio pedonale vigili e carabinieri bloccano l’attraversamento disordinato dei pedoni e velocizzano il passaggio delle auto.

Mobilitare più vigili a svolgere questo lavoro costerebbe qualche denaro in più alle amministrazioni, ma renderebbe un grande servizio a turisti e residenti».

Luca Pelizzari

 

 

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