Ciclovia del Garda, presentazione dei progetti e discussione sulle criticità
GARDA - Dopo la pausa estiva, riprendono gli incontri sul territorio del Coordinamento che si batte contro il progetto della Ciclovia del Garda. Venerdì 27 incontro a Garda sul tratto veneto.
L’incontro è in programma venerdì 27 alle 20.30 a Palazzo Carlotti, a Garda.
Lo promuove il Coordinamento Interregionale per la Tutela del Lago di Garda, che si è formato nel marzo 2023 a seguito della collaborazione di molte associazioni ambientaliste, privati cittadini e portatori d’interessi delle due regioni Lombardia e Veneto e della provincia di Trento, con la convinzione che il lago è uno e così vanno valutate le problematiche che lo riguardano.
Le ragioni del coordinamento sono di seguito sintetizzate.
PERICOLOSITA’ AMBIENTALE
- tutto l’Alto Garda è area ad elevato rischio geologico (penalità 4, massimo grado) che ha costretto a costruire nel tempo numerose gallerie stradali artiticiali
- tutto il Garda è in area sismica a rischio 2 (medio-alto)
- è caratterizzato da forti venti e moto ondoso considerevole
- le opere di difesa dalle trane possono solo mitigare il rischio, non eliminario
PERICOLOSITA’ DELLA CICLOVIA
- la compresenza sulla passerella di pedoni (con passeggini, carrozzine, cani…) e ciclisti genererebbe situazioni altamente pericolose
- la passerella agganciata alla roccia avrebbe curve pericolose perché prive di visibilità longitudinale
- dovrebbe essere percorsa a bassa velocità
- la larghezza non sarebbe ottimale e spesso in deroga alle norme
- nella parte sud dellago lunghi tratti correrebbero adiacenti alla strada statale, con diversi attraversamenti della stessa, con problematiche di inquinamento e di interferenze con il traffico e con la necessità di abbattimento di alberi
PAESAGGIO
- Il Lago di Garda e protetto a livello nazionale e internazionale
- è di eccezionale valore naturalistico
- le falesie dell’Alto Garda sono di straordinaria bellezza
- in Trentino verrà rovinata la Riserva Speciale Val Gola
- la Gardesana Occidentale è tutelata dal Codice dei Beni Culturali ed è una “strada panoramica”, dalla quale la vista del lago non sarebbe più assicurata
- nel basso lago vi sarebbe ulteriore consumo di suolo e distruzione di verde
- le spiagge verrebbero cementate o lastricate
- ciclisti e pedoni inquinerebbero l’acqua con rifiuti abbondanti
- le opere di difesa distruggerebbero la vegetazione, tra cui specie botaniche rare o uniche al mondo, e gli habitat di numerosi animali
COSTI E SOSTENIBILITA’
- i previsti 344 milioni per tutto l’anello (160 km) sono destinati almeno a triplicare a causa dell’aumento dei costi delle opere edili e della necessità di costruire ulteriori barriere paramassi, gallerie artificiali ecc. per mettere in sicurezza le pareti rocciose
- le opere di manutenzione, ingenti e proiettate nel tempo, non sono ancora state quantiticate
- la passerella a sbalzo costa tra i 16 e i 22 milioni di euro al km, come un viadotto autostradale
- il tratto veronese Baitoni-galleria Navene (750 m) è andato in appaltato per un importo di € 7,5 milioni. Verso Torri del Benaco per circa 19 km è previsto l’allargamento della ciclovia esistente nei tratti lungo le spiagge con un costo di € 20 milioni.
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