Arte e innovazione, al MAXXI e al Vittoriale esperienza phygital

GARDONE RIVIERA - Presentato il progetto “Connessioni Culturali”: la tecnologia incrementa l’accessibilità del patrimonio artistico. Il Vittoriale si proietta nel futuro.

Innovare la fruizione del patrimonio artistico-culturale rendendolo più accessibile ad un pubblico globale, oltre ogni vincolo geografico, grazie all’impiego di tecnologie immersive all’avanguardia. Questo l’obiettivo di “Connessioni Culturali”, progetto di ricerca esito del bando “Tecnologie 5G. Progetti di sperimentazione e ricerca” indetto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

E’ un progetto che guarda a quel futuro non troppo lontano in cui ci sarà chi, da Pechino o da New York, sarà disposto a pagare un biglietto per usufruire di questa specie di teletrasporto stile Star Trek, ma virtuale, e per camminare, nei panni del suo avatar, nella casa museo di d’Annunzio, oppure a Pompei o al Colosseo, superando limiti fisici e spazio temporali.

Promosso da un partenariato di istituzioni e aziende che hanno collaborato alla sua ideazione – Università di Padova, Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, One More Pictures, TIM Enterprise, Lynx International, SMACT Competence Center, Move2AI e Rai Cinema – “Connessioni Culturali” mira a trasformare l’esperienza di visita, consentendo di esplorare in tempo reale due luoghi d’arte iconici del nostro Paese: il MAXXI di Roma e il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera.

Tecnologie avanzate al servizio dell’arte e della cultura

Tramite l’integrazione di tecnologie avanzate come Blockchain, Intelligenza Artificiale, Internet of Things (IoT) ed Edge Computing, applicate grazie all’uso delle reti mobili ultraveloci 5G, il progetto permette la visita di alcune stanze del Vittoriale – la piazzetta Dalmata, la Stanza del Lebbroso e la Stanza delle Reliquie – direttamente dal Museo MAXXI di Roma, superando le barriere dello spazio e del tempo.

L’elemento chiave del progetto è quello di fondere elementi fisici e digitali collocati in sedi differenti in un unico ambiente, permettendo interazioni in tempo reale tra i visitatori dei due musei, attraverso la realizzazione di “gemelli digitali” e l’utilizzo di visori di realtà virtuale ed aumentata.

 

TIM Enterprise per l’occasione ha realizzato una soluzione su misura di connettività 5G e fibra fra i due Musei, con coperture indoor 5G dedicate che garantiscono nella trasmissione dei dati l’alta velocità, l’affidabilità e la bassa latenza necessarie per fornire ai visitatori un’esperienza fluida ed ottimale.

Grazie all’implementazione di soluzioni tecnologiche avanzate, “Connessioni Culturali” eleva l’interattività e l’engagement del pubblico in maniera significativa, rendendo l’esperienza del visitatore unica ed arricchente e, al contempo, apre nuovi scenari sul fronte della conservazione, dello studio e della divulgazione del patrimonio culturale, stimolando sinergie intersettoriali strategiche per la promozione del Made in Italy.

La convergenza tecnologica apre, inoltre, la strada ad una nuova definizione del concetto stesso di soft power nell’era digitale offrendo strumenti inediti per proiettare l’influenza culturale del nostro Paese su scala globale incrementandone il prestigio e la competitività.

 

L’experience aperta al pubblico al Vittoriale fino a domenica 6

L’experience sarà aperta al pubblico da giovedì 3 ottobre a domenica 6 ottobre, ad ingresso libero, presso il Corner MAXXI a Roma, in Via Guido Reni 4 A, e presso il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera, in via del Vittoriale 12.

È un’esperienza «phygital», al tempo stesso fisica e digitale, una nuova frontiera nell’esplorazione dei beni culturali. E non è un caso che questo progetto carico di innovazione tecnologica prenda le mosse al Vittoriale degli Italiani, casa museo del visionario Gabriele d’Annunzio.

«Ciò che può essere immaginato, può essere realizzato– dice il presidente Giordano Bruno Guerri, che mette a segno l’ennesimo colpo grosso per la Fondazione dannunziana -. Quando d’Annunzio vide le prime fotografie disse che un giorno avrebbero potuto muoversi e parlare, immaginando il cinema».

 

 

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