Domenica 6 ottobre, a Salò, la 59^ edizione della Trevelica Salodiana della Canottieri Garda ha visto scendere in acqua una ventina imbarcazioni da crociera e da regata, suddivise in quattro classi in base alle loro dimensioni, per un totale di circa cento partecipanti.
Evento nell’evento la speciale mini regata delle squadre optimist alfa e bravo, timonate dai giovani velisti della società gardesana.
Dopo una prima fase caratterizzata da vento incerto, a partire dalle 12.00 la tipica fasanella del golfo di Salò ha consentito la realizzazione di due prove.
Al termine delle regate, Finimondo del timoniere armatore Antonio De Aloe ha vinto la classifica delle barche da crociera entro i 7,5 metri. Io Amo the Sunlight (timoniere armatore Andrea Astori) si è invece aggiudicato il primo posto tra le imbarcazioni di lunghezza comprese tra i 7,5 e i 9,5 metri, oltre al trofeo perpetuo dedicato a “Franco Berther”, il consigliere della Canottieri che nello scorso decennio aveva contribuito al rilancio della manifestazione. Tsering Lhamo di Paolo Marconi è prima tra le barche oltre i 9,5 metri.
Nella classe da regata ha primeggiato Riccardo Barzaghi, al timone del suo Protagonist 7.5 Yerba del Diablo, che si è aggiudicato anche il trofeo perpetuo “Italo Rusinenti”, istituito in onore dell’ideatore dell’evento e riservato alla primo equipaggio della classe più numerosa.
“Questo evento è da sempre una festa per i nostri soci diportisti. Vedere regatare anche i più piccoli a bordo degli optimist ha rimarcato il senso di continuità che lega tutti gli sportivi della Canottieri” il commento di Marco Maroni, Presidente della Canottieri Garda.
Storia della regata
Nata da un’idea di Italo Rusinenti, consigliere che ha introdotto la vela in Canottieri, la Tre Velica fu la prima regata organizzata dalla società. Aperta a tutte le classi veliche, dalle derive ai crociera, le prime edizioni vedevano la partecipazione di un centinaio di imbarcazioni.
Il grande successo dell’evento risiedeva nel suo format innovativo: delle tre prove previste, una, la più spettacolare, si svolgeva infatti in notturna.
Per l’occasione, l’esercito allestiva potenti fari fotoelettrici, che illuminavano il golfo con suggestivi fasci di luce.
Col tempo, la regata si è trasformata in una veleggiata per diportisti, senza però perdere il suo fascino. È diventata così un evento fisso e molto atteso dai soci della Canottieri.
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