“Nella giornata di mercoledì 16 ottobre, presso il MuSa di Salò, è stata presentata l’edizione di quest’anno degli storici Agonali del remo. Questa manifestazione, una delle più antiche del canottaggio italiano, che celebra nel 2024 il centunesimo anniversario, rinnova una lunga tradizione sportiva.
Presenti in questa occasione il Sindaco di Salò Francesco Cagnini, il presidente del MuSa Alberto Pelizzari, la direttrice del museo cittadino Lisa Cervigni, il Presidente della Società Canottieri Garda Salò Marco Maroni e Andrea Mattia Maggioni, Presidente dell’associazione commercianti Salò Promotion. Intervenuto anche il direttore di Canottieri Garda Salò Stefano Melzani, che ha fornito alcuni dettagli tecnici della competizione che animerà il pomeriggio salodiano il prossimo sabato 26 ottobre.
“Siamo grati della possibilità che ci viene data di utilizzare il lungolago non solo come scenario per assistere alla partenza e all’arrivo delle gare, ma anche come luogo per l’esposizione delle barche e il cambio degli equipaggi, creando così un coinvolgimento sia per la città che per i turisti che saranno presenti” sottolinea Marco Maroni.
La formula di gara, che vedrà la partecipazione di otto equipaggi provenienti da altrettante realtà del canottaggio italiano, prevede una fase eliminatoria iniziale, con competizioni che vedranno contrapposte due barche per volta, e che servirà a comporre il tabellone dei quarti di finale, giungendo poi fino alle semifinali e finali. Interessante il format previsto per la finale, che vedrà impegnati tre equipaggi contemporaneamente, definendo così in un’unica gara la composizione del podio.
I partecipanti
A sfidarsi nelle acque antistanti il lungolago di Salò, saranno alcune delle più importanti e blasonate società d’Italia: oltre alla squadra di casa della Canottieri Garda Salò, saranno presenti equipaggi provenienti dalla Canottieri Gavirate (che tornano da campioni in carica, avendo vinto l’edizione 2023), dalla Canottieri Lario, dalla Canottieri Savoia di Napoli, dalla Canottieri Mincio di Mantova e dal Cus di Pavia. Questi sono – ad oggi – le società sportive che hanno confermato la loro presenza, in attesa della conferma degli ultimi due equipaggi che si disputeranno la vittoria finale.
Per l’equipaggio maschile vincitore, in palio la possibilità di scrivere i nomi dei componenti sulla copia della prestigiosa Coppa del Liutaio, realizzata nel 1924 da Renato Brozzi, argentiere di D’Annunzio, e considerato all’epoca uno dei trofei sportivi più belli mai creati. L’originale coppa, oggi custodita al MuSa – Museo di Salò, è inserita nel percorso di visita.
“Quest’anno abbiamo deciso di aprire la manifestazione anche agli equipaggi femminili, optando per il quattro di coppia come imbarcazione prescelta. Il trofeo femminile assegnato sarà la Coppa delle Rose, anch’esso parte del nostro patrimonio storico.” continua Maroni.
Il campo di gara prescelto è il tratto di lago di 400 metri che va dalle acque antistanti il Duomo di Salò fino al Bar Italia. La finale femminile è prevista per le ore 17, quella maschile per le ore 17.15 circa.
Tutte le gare saranno quindi perfettamente visibili da lungolago di Salò, offrendo così a tutti coloro che saranno interessati – e, naturalmente, ai molti curiosi – la possibilità di seguire la competizione.
Una poltrona sul lungolago
Sportivi e appassionati che affolleranno il lungolago di Salò troveranno ad accoglierli anche un’elegante poltrona. Con la seduta in morbido velluto rosso e l’intelaiatura finemente dorata, è la riproduzione di quella preparata per Gabriele D’Annunzio nel 1923, in occasione della prima edizione degli Agonali del Remo.
Giunto alla tribuna d’onore, davanti al Bar Italia, il Vate si accorse però che solo per lui era stata preparata una comoda seduta, mentre al resto del pubblico sarebbe toccato restare in piedi. Con un gesto plateale prese dunque la poltrona e la scagliò nel lago, dichiarandosi ben saldo sulle gambe e suscitando così l’entusiasmo degli altri spettatori. L’episodio è uno degli aneddoti più curiosi nella lunga storia degli Agonali e conferma il fortissimo attaccamento del poeta all’evento di cui fu ideatore e patrono.
La gara
La formula dell’evento prevede una fase eliminatoria, che servirà a comporre il tabellone dei quarti di finale, con sfide a match race che vedranno contrapporsi due barche per volta fino alle semifinali e finali. Un format coinvolgente anche per un pubblico non esperto, con prove brevi e avvincenti su un percorso di 400 metri.
Per rendere ancora più spettacolare la gara, quest’anno accederanno alla finale 3 imbarcazioni.
Campo di gara, il tratto di lago che va dal Duomo di Salò al Bar Italia, dove si affronteranno gli equipaggi provenienti dai circoli di tutta Italia.
La novità dell’edizione 2024 è la presenza delle squadre femminili, che gareggeranno a bordo dei velocissimi 4 di coppia per conquistare la nuova Coppa delle Rose.
La barca
Le imponenti barche dell’8+ sono le regine del canottaggio. 17 metri di lunghezza e uno scafo in carbonio e kevlar governato da un equipaggio composto da 8 vogatori e un timoniere. Richiedono sincronia e coordinazione perfette.
Sono le dirette eredi delle jole in legno utilizzate per gli Agonali nei primi del Novecento, ma hanno subito un’evoluzione tecnologica che ne ha migliorato la velocità.
Il legame con Gabriele d’Annunzio
Appassionatosi alle regate di canottaggio che la Canottieri Garda organizzava nel Golfo di Salò, Gabriele D’Annunzio, sollecitato anche dal suo medico curante, il dottor Antonio Duse, e dall’allora presidente della società cav. Antonio Filippini, decise di assumerne il patrocinio.
Dal 1923 le regate presero così il nome da lui coniato di “Agonali del Remo” e la manifestazione venne dotata di una preziosa coppa in argento massiccio, destinata a outriggers ad 8 vogatori e timoniere seniores, da disputarsi ogni anno nel Golfo di Salò, su di un percorso di m. 2000 e da assegnarsi definitivamente alla società che l’avesse vinta per tre anni anche non consecutivi.
L’esecuzione della coppa venne assegnata da D’Annunzio al suo argentiere di fiducia Renato Brozzi di Traversetolo che nel maggio del 1924 riuscì a consegnare l’opera compiuta.
“E i remi si tramutano in ali…”
Fu lo stesso D’Annunzio a illustrare il significato spirituale del trofeo con queste parole: “…questa Coppa è tra le più nobili opere di Renato Brozzi e tra le più significative. Gli arditi simboli sembrano porre le vostre prove sotto l’auspicio dell’insigne liutaio che, per diritto di gloria dà il suo nome a Salò. Essa non è rostrata come le antiche corone dei vincitori navali; ma, a guisa di rostro, reca a poppa e a prua del palischermo d’argento il manico del violino col suo bel riccio.
E i remi si tramutano in ali, quasi annunciando il prodigio del vostro ardore. Dei remi facemmo ali al folle volo. Così questa coppa vi insegna e vi incita ad accordare il vostro remeggio secondo il più costante e il più severo dei ritmi. Essa vi rammenta, in ritmo, che voi siete per volare nelle acque di Gasparo da Salò. Il perfetto palischermo da corsa, il canotto sottile, nella sua leggerezza ed esattezza richiede al costruttore qualcosa dell’arte di un grande liutaio, qualcosa dell’arte di Gasparo”.
Dopo 28 edizioni degli “Agonali del Remo”, in cui nessuna società seppe aggiudicarsi questo ambito trofeo, la Coppa del Liutaio venne definitivamente assegnata alla Società Canottieri Garda di Salò ed oggi fa parte del suo stato patrimoniale.
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