A Salò l’ultimo sopravvissuto di Rigopiano
SALO' - Giovedì 19 alle 20.30 in biblioteca, per il Salòtto d’autore, Giampaolo Matrone presenta «L’ultimo sopravvissuto di Rigopiano. 62 ore sotto la neve. Un disastro ancora senza colpevoli».
Dialogherà con l’autore Roberta Ghirardi.
Matrone fu l’ultima persona estratta dall’hotel abruzzese travolto da una slavina nel gennaio 2017. Ci furono 29 morti, tra cui la moglie dell’autore. Il libro è la sua ennesima richiesta di giustizia.
Il libro
18 gennaio del 2017, durante un’ondata di freddo e abbondanti nevicate, una slavina investe l’albergo Rigopiano-Gran Sasso Resort, nei pressi del comune abruzzese di Farindola. Al momento dell’impatto, all’interno dell’hotel si trovano quaranta persone, tra ospiti e membri dello staff, che vengono sommerse e intrappolate da un muro di neve, detriti e macerie.
Ci vorrà molto tempo per tirar fuori tutti gli 11 sopravvissuti: l’ultimo estratto, il pasticcere Giampaolo Matrone, resta intrappolato in quell’inferno per 62 ore. Tra i corpi delle 29 vittime c’è anche quello di sua moglie, Valentina.
La struttura, costruita in una posizione ad alto rischio, era già finita sotto inchiesta perché ritenuta abusiva, ma le indagini successive al disastro si sono concluse con poche condanne e tanti interrogativi ancora senza risposta. Questo libro testimonia l’orrore e la rabbia di chi, dopo quell’incubo di neve e silenzio, non ha mai smesso di chiedere giustizia e verità per chi è rimasto e per chi non c’è più.
La testimonianza di un sopravvissuto alla terribile valanga che tolse la vita a 29 persone
«È scomparso tutto in un istante: il viso di tua moglie, le voci accanto a te, i riflessi della neve sui vetri dell’albergo. Poi all’improvviso è stato solo il buio.»
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