Pesca: un lago, un regolamento
LAGO DI GARDA - Protocollo d'Intesa tra Regione Lombardia, Veneto e Provincia Autonoma di Trento per promuovere una gestione finalmente unitaria e una normativa comune della pesca professionale e sportiva sul lago di Garda.
Gli assessori regionali con delega alla pesca dei tre enti istituzionali nelle scorse settimane avevano già condiviso i contenuti del documento.
“Un lago, un regolamento – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi -. Vogliamo semplificare le norme – ha aggiunto – sburocratizzare il sistema e agire in maniera congiunta. Solo così possiamo ottenere risultati. È necessario agire contro la pesca di frodo e contro l’invasione delle specie aliene invasive come il siluro, tutelando l’ittiofauna autoctona. Il primo passo concreto sarà quello di creare di una rete tra gli incubatoi”.
I tre enti si impegnano dunque a promuovere una gestione unitaria e una normativa comune della pesca professionale e sportiva e della tutela del patrimonio ittico nel lago di Garda. In particolare gli obiettivi specifici sono di carattere ambientale per garantire un corretto stato di conservazione degli habitat e delle specie, sociale per garantire regolamenti coordinati e attività unitarie di controllo e repressione del bracconaggio ed economico per garantire il razionale utilizzo delle risorse pubbliche dedicate.
Ora gli enti coinvolti stanno istituendo un tavolo di coordinamento con il compito di elaborare e aggiornare il programma delle azioni in materia di pesca, la regolamentazione dell’accesso della pesca professionale su tutto il lago di Garda, le operazioni di vigilanza e controllo, la promozione delle attività di turismo e il contenimento delle specie alloctone invasive per tutelare e incrementare l’ittiofauna autoctona.
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