Depurazione, i comitati: “Palese violazione delle norme costituzionali”

LAGO DI GARDA - I Comitati del Chiese: «La nomina da parte del Governo del Commissario straordinario è immotivata e ingiustificata perché il lavoro fatto sul territorio non può essere bypassato dalle scelte arbitrarie del Commissario».

Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato dei comitati Aqua Alma Onlus, , G.A.I.A Comitato spontaneo di cittadini Gavardo, Mamme del Chiese e Visano Respira in merito alla recente approvazione in Consiglio Provinciale della «Mozione Almici».

«I sottoscritti Comitati ed Associazioni esprimono piena soddisfazione per l’approvazione, nel corso del Consiglio Provinciale svoltosi giovedì 30 luglio c.a., della Mozione urgente presentata dalla consigliera Cristina Almici in merito al progetto di depurazione della sponda bresciana del lago di Garda e alla nomina del Commissario straordinario.

La Mozione Almici, oltre a ribadire la piena validità del principio sancito dalla Mozione Sarnico (i depuratori consortili devono essere realizzati nelle aree territoriali dei comuni afferenti agli impianti stessi), pone l’accento su principi altrettanto fondamentali e vincolanti, che attengono alle funzioni amministrative di Comuni, Province, Città metropolitane e ai rapporti di collaborazione che, come afferma la Carta Costituzionale italiana, devono trovare equilibrio e sintesi tra i diversi livelli di governo.

In forza di questi valori e di questi principi, la Mozione Almici mette incontrovertibilmente a nudo quanto le incongruenze e le prevaricazioni antidemocratiche che ruotano intorno al collettamento e alla depurazione dei reflui dei comuni della sponda bresciana del Garda, siano in palese violazione delle Norme costituzionali, validando oltre ogni ragionevole dubbio tutto il lavoro e l’impegno che nel corso di questi anni cittadini, associazioni, comitati e Sindaci dell’Asta del fiume Chiese hanno messo in campo per contrastare il progetto Gavardo/Montichiari.

Il principio sancito dalla Mozione Sarnico (e non contemplato nell’operato del Commissario), e i valori richiamati dalla Mozione Almici attestano che la nomina da parte del Governo del Commissario straordinario è immotivata e ingiustificata perché il lavoro fatto sul territorio non può essere bypassato dalle scelte arbitrarie del Commissario.

In sostanza il Commissario deve essere un mero esecutore delle decisioni già prese dal territorio, ovvero quelle espresse nella Mozione Sarnico: rispetto della territorialità nella realizzazione delle infrastrutture relative alla depurazione del Garda e non solo in quanto Principio Generale!

Invitiamo tutte le associazioni e tutti i comitati a ribadire ancora una volta che il principio contenuto nella “mozione Sarnico” e ribadito dalla “mozione Almici” deve essere rispettato da tutte le istituzioni, governo e commissario compresi, che non sono enti superiori ma paritari con le istituzioni territoriali!

Vogliamo evidenziare che la Mozione Sarnico non solo viene nuovamente confermata dal Consiglio Provinciale ma nessuno, nemmeno coloro che hanno chiesto l’intervento del Commissario, hanno mai fatto ricorso o ne hanno richiesto l’annullamento nelle sedi opportune, nemmeno la Cabina di Regia del Ministero ne ha mai messo in dubbio la legittimità, anzi !

Spiace invece sottolineare, ma riteniamo doveroso farlo, che per l’approvazione della Mozione Almici non si sia potuta manifestare la stessa maggioranza che aveva approvato la Mozione Sarnico. Ci rivolgiamo in particolare a quei consiglieri che avevano votato a favore della Mozione Sarnico ma ora per questioni di basse convenienze partitiche, si sono astenuti, dimostrando alla collettività di non aver capito il compito ed i doveri che si sono assunti dal momento in cui sono entrati a far parte del Consiglio provinciale che comunque per ben due volte ha ribadito che la strada tracciata non può essere abbandonata

Ci auguriamo che tutto quello che a gran voce viene chiesto dal territorio bresciano trovi corrispondenza anche nell’esito dell’incontro che il Presidente del Consiglio Provinciale ha richiesto al Ministro della Transizione Ecologica».

Comitato AQUA ALMA ONLUS

Comitato G.A.I.A Comitato spontaneo di cittadini Gavardo

Comitato MAMME DEL CHIESE

Comitato VISANO RESPIRA Acqua e aria pulite

Lo schema del progetto per la depurazione del Garda Bresciano, con i depuratori (D) di Gavardo e Montichiari sull’asta del Chiese.

Ricordiamo l’indirizzo strategico fissato dalla mozione Sarnico:

«Come indirizzo strategico, in merito alle infrastrutture di depurazione, si adotta il criterio, a valere anche sulle opere ancora in corso di progettazione, che persegua il principio generale che gli impianti consortili di depurazione siano localizzati nelle aree territoriali dei Comuni afferenti all’impianto stesso.

Relativamente alla progettazione degli impianti di depurazione già in itinere alla data odierna, il proponente, dovrà entro 6 mesi individuare nuovi scenari di localizzazione sulla base dell’indirizzo strategico descritto nel presente capoverso.

Tali scenari – conclude la mozione Sarnico –  dovranno rivelarsi non meno efficaci rispetto al raggiungimento degli obbiettivi prefissati. Agli scenari alternativi potranno essere concesse delle deroghe di carattere tecnico, ambientale ed economico solo se sufficientemente motivate e presentate all’Ufficio d’Ambito al fine dell’approvazione nel rispetto dello Statuto dell’Azienda Speciale».

Evidentemente, per il Commissario la proposta progettuale  che prevede i depuratori a Gavardo e Montichiari «garantisce le migliori performance dal punto di vista tecnico e ambientale» (qui le ragioni della scelta del commissario).

E gli altri scenari, per il commissario, si rivelano meno efficaci rispetto al raggiungimento degli obbiettivi prefissati.

Lo schema dell’ipotesi progettuale con il depuratore a Lonato.

 

I commenti sono chiusi.